Riforma Cartabia: sfratto anche in caso di contratto di comodato di beni immobili

La Riforma Cartabia ha esteso l’applicabilità del procedimento di sfratto alle ipotesi del contratto di comodato avente ad oggetto beni immobili e questa è una grande e positiva novità, che fornisce tutela anche a chi cede gratuitamente il godimento di un immobile e si trovi a non riuscire ad ottenerne la liberazione, quando l’occupazione risulti indebita.

Vengono però previsti alcuni limiti di applicabilità.

Ad esempio occorrerebbe dimostrare l’urgenza e imprevedibilità del bisogno del comodante, nel caso in cui questo sia previsto nel contratto affinchè lo stesso possa chiedere la riconsegna del bene.

O ancora il comodante dovrebbe provare la necessità della restituzione nel caso in cui il contratto lo preveda.

Pare però evidente che i casi come quelli sopra riportati siano incompatibili con la sommarietà tipica del procedimento di sfratto,l pertanto si deve concludere che tale procedura sia applicabile solo ai contratto di comodato a termine, dove cioè viene preciso un termine ben preciso per il rilascio.

Per quanto riguarda la forma, viene richiesto che il contratto abbia quella scritta e sia stato registrato all’Agenzia delle Entrate